Da sempre impegnata sul fronte del benessere dell’individuo e del progresso della società, Essity studia campagne di comunicazione sempre più ‘di rottura’, sfidando stereotipi e tabù sul mondo femminile, come quello sul ciclo mestruale. Temi ‘scomodi’, ancora poco trattati, legati ad antichi pregiudizi e retaggi culturali che ancora oggi limitano la parità di genere, ai danni delle donne.

A partire dalla campagna “Red Fit” del 2016 (diffusa già in UK, Francia ed altri paesi nordici), i brand dell’igiene femminile di Essity hanno inaugurato un filone di comunicazione pubblicitaria totalmente innovativo e d’impatto. Il sangue, fino ad allora ben poco rappresentato in comunicazione pubblicitaria, diviene protagonista assoluto, come emblema della forza delle donne.

Nel 2017, con la campagna “Blood Normal” si consacra poi questo trend di comunicazione “disruptive”: il sangue mestruale viene celebrato in tutto il suo realismo là dove dovrebbe essere. Basta, quindi, a esemplificazioni con liquidi blu, ma via libera alla realtà e alla normalità! Ecco quindi che il simbolo della campagna diventa un assorbente dove viene versato del liquido rosso. Lo spot, di grande successo, ha vinto il Glass Lion for Change Grand Prix di Cannes nel 2018 il premio nella categoria che promuove il cambiamento culturale per abbattere le diseguaglianze di genere.

Infine, nel 2018, con la campagna “Viva la vulva” (sempre nei paesi nordici, Svezia e Danimarca in testa), Essity annienta definitivamente tutte le inutili reticenze che impediscono di parlare del corpo femminile in maniera libera e reale. Una svolta anche per il mondo della comunicazione e dell’advertising che ancora fatica a trattare l’intimità femminile senza condiscendenza (fingendo che non esista alcun tipo di tabù). Lo spot, realizzato da BBDO, mette in scena l’organo sessuale femminile in maniera del tutto innovativa con ironia, eleganza e creatività, al fine di minimizzare il comune disagio che da sempre ruota intorno al soggetto.

“In Essity da anni lavoriamo per rompere i tabù, se pensiamo che in Italia ancora oggi il 38% delle donne provano disagio a parlare del ciclo mestruale, addirittura il 46% delle mamme e il 31% dei papà hanno difficoltà ad affrontare la questione in maniera disinvolta con i figli maschi, ci rendiamo conto che c’è ancora molta strada da fare! In Essity stiamo facendo molto per sensibilizzare il pubblico e andare oltre certe limitazioni, anche attraverso proposte di nuovi canoni di comunicazione” commenta Lucia Tagliaferri, Commercial Director Consumer Goods Italia di Essity.